HA 94 ANNI E RINNOVA IL BREVETTO DI VOLO

9 Luglio 2008

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/…….106578956.html TRENTO – Colonnello dell’Aeronautica con alle spalle missioni nel Mediterraneo e in Russia, ora ha 94 anni e ha rinnovato il brevetto di volo per qualsiasi tipo di velivolo fino al 2010. Francesco Volpi, di Trento, maturità classica al liceo Prati e laurea in giurisprudenza, è l’unico a non stupirsi di questo rinnovo da record, con visita medica superata in modo brillante e ore di volo documentate: non meno di dodici all’anno.

“Per me é stato normalissimo – ha commentato con l’ANSA – una prassi burocratica”. Eppure a sottolineare l’eccezionalità della forma fisica e mentale del colonnello sono in molti, tra cui Paolo Toniolli, presidente dell’Aeroporto Caproni di Trento, che da qualche anno condivide la passione del volo con Volpi, il quale si prodiga per corsi e organizzazione dello scalo. Del suo passato in missione, nella Seconda guerra mondiale, spesso a lottare contro nebbia e gelo per atterraggi di fortuna su piste poco segnalate, ama poco parlare.

 “Ho vissuto la vita che volevo – racconta – tra viaggi e pericoli. Nei ricordi c’é molto di personale, di amici che non ci sono più, tanti persi in battaglie. Sono cose che si tengono dentro, emozioni, altri tempi, che mi paiono così distanti da faticare quasi a credere di essere stato io il protagonista. Sono rimasto solo – aggiunge con una punta di malinconia – nel senso che con l’età ho perso quasi tutti per strada, ma mi restano i miei due figli, ed è molto. Oltre a qualche amico”. E proprio i suoi figli hanno ereditato, ciascuno a modo proprio, la sua passione: Furio, generale dell’Aeronautica, ed Erio, velista oceanico. “Ai giovani piloti – svela – consiglio di avere massimo rispetto dell’aeroplano. E’ sempre una macchina delicata, che esige di essere comandata con buon senso e senso di responsabilità. Mai dare confidenza all’aeroplano, perché quando lo fai è la volta che ti frega”.

E di piloti, contando solo la scuola per ultraleggeri di Trento, ne ha formati tra i 300 e i 400. “E’ un docente importantissimo – spiega il presidente dell’aeroporto, come altri, però è un personaggio di riferimento. Illustra sempre le tecniche di volo, le manovre di emergenza ed è di una modestia incredibile. I suoi consigli – continua – sono molto osservati per la gestione dell’aeroporto. Ha una visione estremamente giovanile e lo vogliamo come consulente”. Del colonnello Volpi il presidente dell’aeroporto di Trento descrive il bagaglio d’esperienze anche attraverso “i vari cimeli che ha donato alla società di gestione e nel Museo dell’Aeoporto – riferisce – ci sono macchine che è ormai tra i pochi a saper descrivere”.

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